Il progetto DIAPASON è suddiviso in dieci azioni: 3 azioni preliminari (PRE1, PRE2, PRE3), 3 azioni di implementazione (IMP1, IMP2, IMP3), oltre alle azioni di coordinamento (PMM), divulgazione (COD), Networking (NTW) e After-LIFE Communication (AFT).
Action Number |
Action Code |
Action Title |
1 | PMM | Project Management and Monitoring |
2 | COD | Communication and Dissemination |
3 | PRE1 | BASELINE Methodology Preparation |
4 | PRE2 | Monitoring Site Selection & Outline of the DIAPASON-dddM |
5 | PRE3 | Design and Assembly of the PLC Prototypes |
6 | IMP1 | Implementation of the BASELINE on a Pilot scale |
7 | IMP2 | Development & Implementation of the DIAPASON-dddM on a Pilot Scale |
8 | IMP3 | DIAPASON Methodology Final Operational test |
9 | NTW | Networking |
10 | AFT | After-LIFE Communication Plan |
Il sistema DIAPASON si basa sulle Linee Guida EC 2010, precisamente sulla metodologia di rilevazione delle polveri del deserto ivi proposta (qui denominata BASELINE-dddM). Questa metodologia sarà pienamente implementata nel progetto dalle azioni PRE1 e IMP1. In concomitanza con la suddetta metodologia, la Metodologia DIAPASON-dddM effettuerà, all'interno delle azioni PRE2 e IMP2, nuove osservazioni atmosferiche per dimostrare la presenza e valutare il contributo delle avvezioni di polvere del deserto ai livelli di PM.
Con queste premesse la Metodologia DIAPASON si baserà sulla sinergia tra osservazioni atmosferiche avanzate, mappe satellitari, previsioni da modelli e, come scala pilota, sarà realizzata nella vasta area metropolitana di Roma. Le osservazioni atmosferiche saranno effettuate in tre siti che presentano le dovute condizioni includendo un background regionale e urbano (Azione 4 (PRE2), Azione 6 (IMP1) e Azione 7 (IMP2)).
Le osservazioni collegheranno il monitoraggio di routine della qualità dell'aria con tecniche avanzate, quali contatori ottici di particelle (OPC) e i PLC specificamente sviluppati da ESW_JENOPTIK, partner industriale di DIAPASON, nell’Azione 5 (PRE3).
Al fine di consentire una futura acquisizione e l'uso di tali dispositivi industriali da parte di agenzie di monitoraggio europee interessate, questi strumenti dovranno essere resistenti, compatti, di facile utilizzo ed economicamente sostenibili. L’Azione 7 (IMP2) elaborerà tutti i risultati del progetto per valutare il contenuto informativo di ogni parametro utilizzato nell'analisi dei dati in modo da ridurne al minimo il numero e generare un sistema ottimizzato per il rilevamento e la valutazione degli effetti di avvezione Sahariana, ovvero, il DIAPASON-dddM.
Un test di funzionamento del sistema DIAPASON sarà eseguito infine nell’Azione 8 (IMP3) dall'agenzia locale di monitoraggio ambientale, ARPA Lazio, partner del progetto.
Le azioni riguardanti il Project Management (Azione 1 o PMM) e Disseminazione (Azione 2 o COD) svolgono un ruolo molto importante all'interno del progetto. Il Project Office fornirà gli strumenti per il coordinamento, la gestione, il monitoraggio e la valutazione dell’intero progetto. Lo Steering Committee eserciterà il coordinamento tecnico-scientifico. Inoltre uno Stakeholder Advisory Board provvederà all’orientamento ed all'adattamento dei risultati del progetto alle esigenze degli stakeholders.
L'azione COD comunicherà i risultati del progetto a tutti gli user interessati e alle comunità locali, al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica sugli argomenti trattati. L'attività di Networking (Azione 9) sarà dedicata alla creazione di una rete di progetti simili e stakeholder, al fine di permettere un fruttuoso scambio di conoscenze. A questo proposito, un considerevole numero di stakeholders, sia in Italia che in Germania, sta manifestando interesse per il progetto. Coò significa che DIAPASON può rappresentare un importante contributo alla ricerca e alle iniziative nell’ampio campo del monitoraggio dell’ambiente e della salute.
Schema delle azioni di progetto e relativi collegamenti